La chimica del Cetriolo

La chimica del Cetriolo

Il cetriolo (Cucumis sativus) fa parte della famiglia delle Cucurbitacee, alla quale appartengono anche cocomero, melone e zucchine.  Esistono più di 40 varietà diverse che differiscono che aroma, forma ecc.

E’ originario dell’India, ma già i Romani lo consumavano.

Il frutto ha una lunghezza variabile, dai 6 ai 60cm a seconda della varietà. Quasi tutte le varietà richiedono l’impollinazione da parte di insetti e in genere il polline deve essere di piante diverse. Quindi se volete coltivare questo ortaggio, coltivatene almeno due piante.

La maturazione ottimale è in climi caldi, e con abbondante irrigazione.

I valori nutrizionali

Presenta un apporto calorico basso, 100g di cetriolo apportano solo 14kcal.

Il contenuto di carboidrati varia molto a seconda del grado di maturazione e arriva al massimo a 2g/100g. Il contenuto di lipidi e proteine è trascurabile, rispettivamente 0.5g e 0.6g per 100g.

Apporta modeste quantità di vitamine C, K e di folati, e modesti sono anche i contenuti di alcuni minerali, tra cui potassio e magnesio. Non è sicuramente un concentrato di nutrienti, ma aiuta ad assumere acqua.

Le curcubitacine

Sono dei terpenoidi prodotti dalle piante con lo scopo di difendersi dai parassiti.

Sono molti gli studi su questa famiglia di composti, e alcuni risultati sono interessanti. La maggior parte di questi studi sono però in vitro  o sul modello animale, con i limiti che ne conseguono. Gli studi più promettenti suggeriscono un’azione anti-ossidante e analgesica. Uno studio del 2011 ha evidenziato proprietà anti-diabetiche in un modello animale.

Le curcubitacine sono un gruppo di composti, e i più attivi da un punto di vista biologico sono la curcubitacina A, B, D e E. Tuttavia, il cetriolo è ricco di curcubitacina C, non proprio il composto più attivo. Questa molecola ha mostrato effetti anti-tumorali  e anti-ossidanti in alcuni saggi in vitro.

Negli ultimi anni si sta approfondendo il possibile ruolo anti-tumorale delle curcubitacine, con risultati interessanti ma principalmente ottenuti  in vitro.

Il suo aroma . . .

La masticazione libera alcuni enzimi che agiscono sugli acidi grassi contenuti con conseguente formazione di aldeidi ((E, Z)-2, 6-nonadienale e (E)-2-nonenal) responsabili del sapore. Infatti, è molto spesso  l’azione meccanica del taglio o della masticazione libera composti che conferiscono profumo e aroma.

Quando il cetriolo è amaro, è a causa della presenza di un gruppo di terpenoidi, in particolar modo di cucurbitacine. Questi composti sono preziosi per la pianta che li produce per difendersi dai parassiti.

Ma quindi fa bene?

Come avrete capito da altri articoli, non ci sono cibi che fanno bene  e cibi che fanno male. Sicuramente il cetriolo non rappresenta un potente cocktail di nutrienti e fitonutrienti, ma è gradevole, fresco e aiuta ad idratarci durante il caldo periodo estivo. Continuiamo quindi consumarlo.

Fonti: 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3612419/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3586845/

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0367326X12002791?via%3Dihub