La Chimica dell'Ananas

La Chimica dell'Ananas

Ananas sativus è il nome scientifico che identifica il frutto dell’ananasso, una pianta cespugliosa appartenente alla famiglia delle Bromeliacee. E’ originaria del centro America e  fu uno dei più pregiati doni riportati in Europa da Cristoforo Colombo. Le virtù di questo frutto, infatti, erano già note ad Aztechi e Maya, che  ne utilizzavano gli estratti di polpa e gambo per ridurre l’infiammazione e  ne bevevano il succo per alleviare il mal di stomaco.

Gli spagnoli diffusero poi la coltivazioni in diversi angoli del mondo ed oggi i paesi principali produttori sono Costa Rica, Brasile e Filippine

Quando si acquista un ananas bisogna scegliere un frutto pesante e solido rispetto alle dimensioni, indice di una buona maturazione, con un buon profumo e un ciuffo verde brillante. Non devono essere visibili macchie, muffe o parti ammaccate . Un odore troppo intenso, un ciuffo giallastro, occhi anneriti e/o rovinati indicano frutti vecchi o mal conservati.

Valori Nutrizionali

L’ananas è un frutto ricco d’acqua (la sola polpa ne contiene più dell’80%) e con poche calorie, circa 50 kcal per 100 grammi (una fetta pesa circa 100g). E’ particolarmente ricco di calcio, potassio, fosforo e vitamine A e C  (circa 50mg pari all’80% del fabbisogno giornaliero). Contiene inoltre polifenoli (molecole con attività antiossidante) e un buon quantitativo di fibra, contribuendo in tal modo all’apporto quotidiano di questo composto importantissimo per mantenere un buono stato di salute e per la prevenzione di numerose patologie.

La famosa bromelina

L’ananas, negli ultimi anni,  ha guadagnato sempre più la fama di  un “brucia-grassi”, ciò in virtù del suo contenuto di un enzima, la bromelina

La bromelina, in realtà, è  una miscela estratta dalla polpa, ma soprattutto dal gambo del frutto fresco di Ananas Comosus . .È composta da:

  • enzimi proteolitici (che scindono dunque le proteine)
  • una componente non proteolitica contenente altri enzimi  (perossidasi, fosfatasi, cellulasi, glucosidasi, inibitori di proteasi)

È instabile al calore, quindi non è possibile ottenerla dal frutto che abbia subito sciroppatura o essiccatura.

Ma torniamo al “brucia grassi”. L’idea che la bromelina possa “bruciare i grassi” è in realtà errata perché la bromelina, come enzima, agisce sulle proteine, velocizzandone la digestione  a livello gastrico.  Ho parlato, in modo più approfondito di questa tema in un altro articolo (link).

Ma la bromelina ha delle proprietà interessanti.

Diversi studi clinici, ad esempio, hanno mostrato effetti antiedematosi (riduzione della ritenzione di liquidi) della bromelina. Ciò può essere d’aiuto nell’eliminare i liquidi in eccesso (la famosa ritenzione idrica), determinando quindi una piccola riduzione di peso che interessa però i fluidi e non, come molti sperano, il grasso corporeo. Questa attività anti-edema può essere utile negli atleti post-infortunio o in soggetti sottoposti ad intervento chirurgico, ed infatti, integratori a base di bromelina vengono frequentemente prescritti in questo ambito. A tal riguardo, sono disponibile alcune studi, ancora preliminari, che suggerirebbero una azione anti-infiammatoria.

Probabilmente l’uso terapeutico più antico dell’ananas e dei suoi estratti, come già anticipato sopra, è stato quello legato alla digestione, e in particolare in pasti ricchi di proteine. Studi clinici ne hanno confermato una discreta efficacia nel coadiuvare i processi digestivi, evidenziando inoltre una modesta attività nel ridurre dispepsia (un disordine funzionale dell’apparato gastro-intestinale) in soggetti con infezione da Helicobacter pylori.

La bromelina, inoltre, è un inibitore dell’aggregazione piastrinica, un inibitore della formazione di trombi e mostra azione fibrinolitica. Questi attività contribuirebbero a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, ma sono necessari studi sull’uomo più solidi per avere maggiori certezze.

La dose di bromelina utilizzata come supplemento varia molto a seconda dello scopo del trattamento: se si usa come un aiuto per la  digestione la dose consigliata può arrivare fino 2000mg presi ai pasti. Per gli altri usi la dose invece è intorno ai 500mg, lontano dai pasti per evitarne la degradazione legata a processi digestivi.

L’allergia all’ananas è piuttosto rara, tuttavia, in soggetti allergici, si sconsiglia anche l’assunzione di integratori a base di bromelina.

 

Bigliografia

  1. Kelly, G. S. (1996). Bromelain: a literature review and discussion of its therapeutic applications. In Alternative Medicine Review.
  2. Soares, P. A., Vaz, A. F., Correia, M. T., Pessoa Jr, A., & Carneiro-da-Cunha, M. G. (2012). Purification of bromelain from pineapple wastes by ethanol precipitation. Separation and purification technology, 98, 389-395.
  3.  Matagne A et al. The proteolytic system of pineapple stems revisited: Purification and characterization of multiple catalytically active forms. Phytochemistry. 2017; 138: 29-51
  4. CREA. Tabelle di Composizione degli Alimenti.