Kiwi e stipsi: mito o realtà?

Kiwi e stipsi: mito o realtà?

La stipsi, o stitichezza,  cronica rappresenta un problema di salute importante per molti adulti (più del 10% in Italia) ed interessa soprattutto donne, con conseguenze negative sulla qualità complessiva della vita, specie in assenza di soluzioni terapeutiche definitive e prive di effetti indesiderati. Molti rimedi, infatti, possono essere considerati nella fase acuta ma non sono adatti ad un uso prolungato (in cronico).

Alla luce di ciò, si sposta sempre di più  l’attenzione su approcci dietetici che possano migliorare questa condizione, ed, in tal senso, sono particolarmente interessanti i risultati di uno studio, pubblicato a gennaio 2023, che, condotto secondo un disegno sperimentale rigoroso, conferma le proprietà lassative del kiwi verde assunto regolarmente nell’ambito di una dieta equilibrata.

Il kiwi, come già detto in questo articolo (La chimica del Kiwi) è particolarmente ricco anche di fibre: questo può contribuire a modificare, in modo positivo, il microbiota intestinale, favorendo l’aumento di alcuni ceppi batterici che hanno un impatto positivo sulla nostra salute. Il contenuto di fibre, e la loro affinità per i liquidi, porta un aumento significativo del volume fecale determinando quindi un’azione lassativa.

In particolare, questo studio ha coinvolto 121 adulti (per l’80% donne) che presentavano costipazione funzionale (stipsi cronica) o sindrome dell’intestino irritabile (IBS) con stipsi predominante, ed  un gruppo di soggetti sani considerati come controlli. In generale, i pazienti che soffrono di IBS con stipsi predominate (si può soffrire anche di IBS con prevalenza di alvo diarroico) lamentano anche gonfiore addominale, dolori crampiformi e meteorismo.

Figura tratta da: <a href=”https://it.freepik.com/foto-gratuito/chiuda-in-su-delle-fette-verdi-della-frutta-di-kiwi_3077291.htm#query=kiwi&position=3&from_view=keyword?sign-up=google”>Immagine di rawpixel.com</a> su Freepik

I pazienti reclutati hanno assunto in periodi diversi di 4 settimane ciascuno, intervallati da 4 settimane di washout (senza alcun intervento-terapia), due kiwi al giorno (Actinidia chinensis var. deliciosa “Hayward”), maturi e senza buccia, o 7,5 g di psillio, che è considerato un trattamento di prima linea per la costipazione sia funzionale e sia da IBS. Lo psillio è una fibra ricavata da alcuni semi e usata come integratore in considerazione della sua capacità di richiamare liquidi nel lume intestinale e gonfiarsi, determinando così una azione lassativa.

Al termine dello studio, l’assunzione di psillio è risultato associato alla riduzione della sintomatologia, con aumento della peristalsi e del numero di evacuazioni, esclusivamente nei soggetti con IBS. Il consumo di kiwi, invece, ha determinato un miglioramento significativo del comfort gastrointestinale anche nei soggetti con stipsi funzionale. Riassumendo, a parità di apporto di fibra (6 g al giorno sia con lo psillio che con i kiwi) l’assunzione di kiwi si è dimostrata complessivamente superiore nel migliorare la qualità della vita in entrambi i gruppi di soggetti.

I ricercatori, ritengono che l’effetto del kiwi sia da ricercare sia nelle caratteristiche peculiari della fibra contenuta in questo frutto che sarebbe dotata di una grande capacità di ritenzione di acqua e rigonfiamento.  Inoltre, questo frutto, contiene cristalli di ossalato e carbonato di calcio che possono contribuire all’effetto di regolarizzazione del transito intestinale.

Il kiwi, inoltre, è un frutto ricco di nutrienti: una singola porzione di questo frutto può soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina C,  vitamine E, flavoni e flavononi (molecole con attività anti-ossidante). E’ anche una buona fonte di Sali minerali, fra cui potassio (circa 300mg per 100g di frutto), calcio e magnesio.

Lo possono mangiare tutti ?

Il kiwi, in virtù della ridotta presenza di fruttani, è ben tollerato anche dai paziente che soffrono di intestino irritabile con prevalenza di diarrea e che devono seguire un regime dietetico a basso contenuto di FODMAP. Inoltre, in generale, presenta un basso contenuto di nichel, rendendolo dunque adatto anche a chi segue un regime dietetico che limita appunto l’apporto di questo mettalo (pazienti con SNAS). Il frutto contiene però molti allergeni, e pertanto può causare anche reazioni allergiche soprattutto nei bambini.

Infine, il contenuto di vitamina K deve essere tenuto in considerazione nei pazienti che assumono anticoagulanti.

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

  1. Gearry R, et al.  Consumption of 2 Green Kiwifruits Daily Improves Constipation and Abdominal Comfort—Results of an International Multicenter Randomized Controlled Trial
    Am J Gastroenterol. 2023 Jan 9. doi: 10.14309/ajg.0000000000002124. Epub ahead of print. PMID: 36537785.
  2. Richardson DP,et al. The nutritional and health attributes of kiwifruit: a review. Eur J Nutr. 2018 Dec;57(8):2659-2676. doi: 10.1007/s00394-018-1627-z. Epub 2018 Feb 22. PMID: 29470689; PMCID: PMC6267416.
  3. Figura Copertina tratta da: <a href=”https://www.freepik.com/free-vector/stomachache-concept-illustration_16693171.htm#query=constipation&from_query=costipation&position=9&from_view=search&track=sph”>Image by storyset</a> on Freepik
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