Perché è importante conoscere la propria composizione corporea ?

Perché è importante conoscere la propria composizione corporea ?

Il bioimpedenziometro è un prezioso strumento che permette di determinare la composizione corporea di un soggetto (percentuale di massa grassa, massa magra e acqua totale). Ma perché è importante conoscere queste informazioni?

La semplice misura del peso non è un’informazione sufficiente; infatti un soggetto può pesare 70kg, essere molto sportivo, avere una bassa percentuale di massa grassa e una buona massa magra (quindi anche una buona massa muscolare). Al contrario, una persona dello stesso peso, può avere abitudini alimentari sbagliate ed essere sedentario, con una scarsa massa muscolare e una massa grassa eccessiva. Dunque, sebbene il peso sia lo stesso, lo stato di salute dei due individui è ben diverso. Conoscere quindi la composizione corporea può rappresentare un punto di partenza fondamentale per migliorare la propria salute.

Non solo massa grassa e muscolare ma anche edema e ritenzione idrica

L’InBody S10 è in grado di determinare i valori dell’acqua extracellulare e dell’acqua corporea totale all’interno dell’organismo, per restituire un rapporto complessivo di AEC/ACT (in inglese ECW/TBW), parametro utile a valutare l’idratazione corporea. L’acqua, nel nostro corpo, può distribuirsi principalmente in due distretti: intracellulare ed extracellulare. In un soggetto sano e in salute, l’acqua sarà maggiormente presente a livello intracellulare. Al contrario, la presenza eccessiva di acqua extracellulare indica la presenza di ritenzione idrica (ad es. una donna durante il periodo del ciclo mestruale) o di edema (infiammazione, infortunio, trombosi venosi ecc.), condizioni patologiche o fisiologicamente alterate.

Ancora più importante è la capacità dell’InBody S10 di portare l’analisi a un ulteriore passo avanti, fornendo queste informazioni anche a livello segmentale: braccio destro e sinistro, tronco, gamba destra e sinistra. L’analisi segmentale consente di individuare anche minimi accumuli di acqua extracellulare, quindi anomali, localizzati in una specifica sezione del corpo. Ogni paziente, infatti, trattiene l’acqua in punti diversi e risponde ai trattamenti a proprio modo. Ciò può essere determinato da una postura non corretta, un infortunio muscolo-scheletrico o allenamenti troppo intensi o non eseguiti correttamente.

L’InBody S10 aiuta a scoprire ciò che rende unico ogni paziente, in modo che i trattamenti possano essere adattati specificamente alla persona, aiutandola a sentirsi più a suo agio e meglio assistita. Infine, la ritenzione idrica può essere un indicatore dello stato nutrizionale. È noto che la dieta giochi un ruolo significativo nei rapporti AEC/ACT. Qualsiasi cambiamento nella dieta, infatti, potrebbe causare un “picco” o un grande aumento nei rapporti AEC/ACT, variando dunque lo stato di idratazione del soggetto. Queste informazioni possono dunque consentire ai professionisti (nutrizionista, fisioterapista ecc.) a sviluppare piani terapeutici e di intervento a lungo termine, aiutando le persone a gestire le loro condizioni in modo più efficace e attraverso percorsi personalizzati.

Un altro parametro utile è l’angolo di fase, che l’InBody S10 fornisce sia a livello complessivo (tutto corpo), sia a livello segmentale. L’angolo di fase esprime l’integrità della membrana cellulare e quindi lo stato di salute della cellula, è un ottimo indicatore dello stato nutrizionale del soggetto e di salute della massa muscolare.

 

Ma a chi può essere utile un’analisi di questo tipo?

InBody S10  disponibile presso il mio studio.

 

Ad esempio, a una donna in menopausa. Gli sbalzi ormonali che si susseguono nel periodo precedente e subito successivo alla menopausa determinano anche un cambiamento della distribuzione adiposa, con una tendenza verso una struttura fisica di tipo androide (distribuzione del grasso “a mela”), cioè a livello della cintura. Monitorare la composizione corporea in questo periodo è importante, perché l’adiposità addominale è associata a un rischio maggiore di insorgenza di malattie cardiovascolari e diabete.

Una donna in età fertile, invece, in particolar modo durante il periodo del ciclo mestruale, accuserà maggiore ritenzione idrica, che potrà essere misurata e della quale sarà possibile monitorare i cambiamenti indotti dal percorso personalizzato intrapreso.

Un altro esempio è la persona anziana. Con l’avanzare dell’età si assiste a una trasformazione del nostro corpo, spesso in senso peggiorativo. Durante l’invecchiamento aumenta la massa lipidica, si riduce la massa muscolare e la massa ossea. Oltre a ciò, diminuisce l’acqua corporea totale, anche a causa del minor senso della sete che caratterizza l’anziano. La carenza di massa muscolare è detta sarcopenia, mentre la carenza di massa ossea, osteopenia; entrambe associate a un peggioramento della salute in generale e della prestazione fisica. Verificare la propria composizione corporea, con l’avanzare dell’età, permette di attuare le più efficaci strategie per invecchiare in salute: migliorare la nostra alimentazione quotidiana, aumentare l’attività fisica e ricorrere, se necessario, a integratori alimentari specifici.

Fondamentale è anche l’utilizzo di questo strumento nello sportivo. Per un’atleta, infatti, monitorare la composizione corporea (massa muscolare e massa grassa) è un aspetto fondamentale, com’è fondamentale anche misurare questi parametri sui singoli segmenti corporei: braccio destro e sinistro, tronco, gamba destra e sinistra. Analizzare questi parametri sul singolo segmento permette inoltre di rilevare eventuali asimmetrie, ad esempio un arto con una maggiore massa muscolare, fornendo in tal modo al preparatore atletico preziosi dati per migliorare l’allenamento e la performance. Inoltre, rilevare la presenza di edema su arto può indicare la presenza di infiammazione, ad esempio a seguito di un infortunio, consentendo così al fisioterapista un monitoraggio attento del percorso di recupero. A seguito di un infortunio o di esercizi atletici non eseguiti correttamente o di eccessiva intensità, la massa muscolare di un segmento corporeo può “stressarsi” eccessivamente, danneggiarsi e perdere integrità di membrana. Analizzando l’angolo di fase è possibile valutare lo stato di salute muscolare del singolo segmento corporeo e individuare, precocemente, situazioni di eccessivo stress muscolare.

Un ultimo caso che vorrei descrivervi, in cui può essere preziosissima questa analisi, è nel dimagrimento. Quando una persona si affida a un nutrizionista per dimagrire, è importante capire se il calo del peso interessa la massa grassa o la massa magra. Un piano dietetico corretto, abbinato a una adeguata attività fisica, farà diminuire la massa grassa corporea e preservare la massa muscolare, migliorando così la composizione corporea e la salute della persona. Monitorare regolarmente questi parametri permette di verificare l’adeguatezza del piano dietetico, e di attuare modifiche se necessario.

Concludendo, l’utilizzo di questa metodica è utilissimo in molte situazioni, permette di monitorare come cambia il nostro corpo con il passare del tempo e quando sottoposto a stimoli diversi (attività fisica, piano dietetico ecc.). In questo modo, possiamo pianificare precise strategie finalizzate al miglioramento della nostra salute, prevendendo l’obesità e la sarcopenia.

La semplice misura del peso non è una informazione sufficientemente approfondita, infatti, un soggetto può pesare 70kg , essere molto sportivo, avere una bassa percentuale di massa grassa e una buona massa magra (quindi anche una buona massa muscolare). Un soggetto dello stesso peso, può avere abitudini alimentari sbagliate ed essere sedentario, avere quindi una scarsa massa muscolare e al contrario una massa grassa eccessiva. Sebbene il peso sia lo stesso, lo stato di salute dei due individui è ben diverso. Conoscere quindi la composizione corporea può rappresentare un punto di partenza fondamentale per migliorare la propria salute.

Non solo massa grassa e muscolare ma anche edema e ritenzione idrica

L’InBody S10 è in grado di determinare i valori dell’acqua extracellulare  e dell’acqua corporea totale all’interno dell’organismo, per restituire un rapporto complessivo di AEC/ACT (in inglese ECW/TBW), parametro utile a valutare l’idratazione corporea. L’acqua, nel nostro corpo, può distribuirsi principalmente in due distretti: intracellulare ed extracellulare. In un soggetto sano ed in salute, l’acqua sarà maggiormente presente a livello intracellulare. Al contrario, la presenza eccessiva di acqua extracellulare indica la presenza di ritenzione idrica (ad es. una donna durante il periodo del ciclo mestruale) o di edema (infiammazione, infortunio, trombosi venosi ecc.), condizioni patologiche o fisiologicamente alterate.

Ancora più importante, è la capacità dell’InBody S10 di portare l’analisi a un ulteriore passo avanti, fornendo queste informazioni anche a livello segmentale: braccio destro e sinistro, tronco, gamba destra e sinistra. L’analisi segmentale consente di individuare anche minimi accumuli di acqua extracellulare, quindi anomali,  localizzati in una specifica sezione del corpo. Ogni paziente, infatti, trattiene l’acqua in luoghi diversi e risponde ai trattamenti in modo diverso. Ciò può essere determinato da una postura non corretta, un infortunio muscolo-scheletrico o allenamenti troppo intensi o non eseguiti correttamente.

L’InBody S10 aiuta a scoprire ciò che rende unico ogni paziente, in modo che i trattamenti possano essere adattati specificamente alla persona, aiutandola a sentirsi più a suo agio e meglio assistita. Infine, la ritenzione idrica può essere un indicatore dello stato nutrizionale. È noto che la dieta giochi un ruolo significativo nei rapporti AEC/ACT. Qualsiasi cambiamento nella dieta, infatti, potrebbe causare un “picco” o un grande aumento nei rapporti AEC/ACT, variando dunque lo stato di idratazione del soggetto. Queste informazioni possono dunque aiutare i professionisti (nutrizionista, fisioterapista ecc.) a sviluppare piani terapeutici e di intervento a lungo termine, aiutando le persone a gestire le loro condizioni in modo più efficace attraverso percorsi più personalizzati.

Un altro parametro utile è l’angolo di fase, che l’InBody S10 fornisce sia a livello complessivo (tutto corpo), sia a livello segmentale. L’angolo di fase esprime l’integrità della membrana cellulare e quindi lo stato di salute della cellula, è un ottimo indicatore dello stato nutrizionale del soggetto e di salute  della massa muscolare.

Ma a chi può essere utile una analisi di questo tipo?

Ad esempio, ad una donna in menopausa. I cambiamenti ormonali che si susseguono nel periodo precedente e subito successivo alla menopausa determinano anche un cambiamento della distribuzione adiposa, con una tendenza verso una struttura fisica di tipo androide (distribuzione del grasso “ a mela”), cioè a livello della cintura. Monitorare la composizione corporea in questo periodo è importante, perché l’adiposità addominale è associata ad un rischio maggiore di insorgenza di malattie cardiovascolari e diabete.

Una donna in età fertile, invece, in particolar modo durante il periodo del ciclo mestruale, accuserà maggiore ritenzione idrica che potrà essere misurata e della quale sarà possibile monitorare i cambiamenti indotti dal percorso personalizzato intrapreso.

Un altro esempio, è la persona anziana. Con l’avanzare dell’età si assiste ad un cambiamento del nostro corpo, spesso in senso peggiorativo. Durante l’invecchiamento aumento la massa lipidica, si riduce la massa muscolare e la massa ossea. Oltre a ciò, diminuisce l’acqua corporea totale anche a causa del minor senso della sete che caratterizza l’anziano. La carenza di massa muscolare è detta sarcopenia, mentre la carenza di massa ossea, osteopenia, ed entrambe sono associate ad un peggioramento della salute in generale e della prestazione fisica. Verificare la propria composizione corporea con l’avanzare dell’età permette di attuare le migliore strategie per invecchiare in salute: migliorare la nostra alimentazione quotidiana, aumentare l’attività fisica, e ricorrere, se necessario, a integratori alimentari specifici.

Fondamentale è anche l’utilizzo di questo strumento nello sportivo. Per un’atleta, infatti, monitorare la composizione corporea (massa muscolare e massa grassa) è un aspetto fondamentale, com’è fondamentale anche misurare questi parametri sui singoli segmenti corporei: braccio destro e sinistro, tronco, gamba destra e sinistra. Analizzare questi parametri sul singolo segmento permette inoltre di rilevare eventuali asimmetrie, ad esempio un arto con una maggiore massa muscolare, fornendo in tal modo al preparatore atletico preziosi dati per migliorare l’allenamento e la performance. Inoltre, rilevare la presenza di edema su arto può indicare la presenza di infiammazione, ad esempio a seguito di un infortunio, consentendo così al fisioterapista un monitoraggio attento del percorso di recupero. A seguito di un infortunio, o di esercizi atletici non eseguiti correttamente o di eccessiva intensità, la massa muscolare di un segmento corporeo può “stressarsi” eccessivamente, danneggiarsi e perdere integrità di membrana. Analizzando l’angolo di fase è dunque possibile valutare lo stato di salute muscolare del singolo segmento corporeo e individuare, precocemente, situazioni di eccessivo stress muscolare.

Un ultimo caso che vorrei descrivervi in cui può essere preziosissima questa analisi è nel dimagrimento. Quando una persona si affida ad un nutrizionista per dimagrire, è importante capire se il calo del peso interessa la massa grassa o la massa magra. Una piano dietetico corretto, abbinato ad una adeguata attività fisica farà diminuire la massa grassa corporea, e preservare la massa muscolare, migliorando così la composizione corporea e la salute della persona. Monitorare regolarmente questi parametri permette di verificare l’adeguatezza del piano dietetico, e di attuare modifiche se necessario.

Concludendo, l’utilizzo di questa metodica è utilissimo in molte situazioni, permette di monitorare come cambia il nostro corpo con il passare del tempo e quando sottoposto a stimoli diversi (attività fisica, piano dietetico ecc.). In questo modo, possiamo pianificare precise strategie finalizzate al miglioramento della nostra salute, prevendendo l’obesità e la sarcopenia.