Il bicchierino di "digestivo" aiuta davvero la digestione?

Il bicchierino di "digestivo" aiuta davvero la digestione?

In Italia, il “digestivo” è una abitudine piuttosto diffusa: amari (ad es. distillati alle erbe), grappe e liquori (ad es. limoncello) vengono consumati dopo il caffè da molte persone, nella convinzione che possano favorire la digestione, specie dopo pasti abbondanti.

 

Ma è davvero così?

 

No. Tutte queste bevande contengono una quantità, variabile, di alcool (etanolo) e questo, nonostante stimoli la secrezione gastrica, rallenta i tempi di svuotamento dello stomaco. La digestione risulta quindi alterata.

Inoltre, l’etanolo è un irritante per lo stomaco, infatti, ai pazienti che riferiscono disturbi gastrici (gastrite, dispepsia ecc.) viene generalmente vietato il consumo di alcolici. L’etanolo, peraltro, sebbene non sia un nutriente utile al nostro organismo, apporta circa 7 kcal per ogni grammo.

 

E non finisce qua.

L’etanolo, una volta assunto, viene assimilato principalmente nel primo tratto dell’intestino e si distribuisce poi nei diversi liquidi corporei attraverso il sangue. Essendo tossica, questa molecola deve essere prontamente metabolizzata dal fegato e successivamente eliminata. Il fegato, che agisce come “organo detossificante”, deve metabolizzare anche gli altri composti potenzialmente tossici che ingeriamo, più o meno consapevolmente, quotidianamente. Inoltre il fegato è impegnato in numerosi processi fisiologici.

 

In considerazione della massa epatica metabolicamente attiva, il fegato garantisce una determinata capacità e velocità di “neutralizzare” l’alcool. Ad esempio, un uomo sano di 70 kg potrà metabolizzare circa 7-10g di etanolo all’ora.

 

Ma quanto alcool contiene un bicchierino di amaro? Circa 12g, più o meno la stessa quantità contenuto in un bicchiere di vino. E pensiamo che a volte, l’amaro conclude un pasto già ricco, e quindi impegnativo per il nostro fegato, e durante il quale ci siamo magari anche concessi uno, o più, bicchieri di vino, aumentando così la quota di etanolo da eliminare. Non è quindi proprio una idea bere un amaro a fine pasto.

Tutto questo in relazione alla digestione,  ma vi ricordo anche che l’alcol è una sostanza neurotossica e cancerogena.

Non è quindi proprio una idea bere un amaro a fine pasto.

 

BIBLIOGRAFIA

Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (2019). Linee guida per una sana alimentazione 2018